Finite le ferie…
Si torna a casetta; non posso dire di essermi riposata, ma mi sono sicuramente divertita…
ho visto dei posti suggestivi, magnifici, a volte surreali…
ho passato un po’ di tempo con la family senza il pensiero di spedizioni, comande, eccetera…
e incredibilmente sono riuscita ad abbronzarmi!
Provo a farvi un piccolo resoconto con foto?
Partenza: Vito si è macinato una marea di chilometri.
Io non guido e ho pure bellamente lasciato scadere la patente… quindi uno alla guida e l’altro a intrattenere i mostrilli… con giochi di società miniaturizzati, giornalini, letture, canzoni, panini e video giochi.
Finalmente primo giorno di mare!!! Un vento pazzesco e provate a dire cosa mi fa stare malissimo a livello di occhi e orecchie?
Bravissimi… proprio il vento!
Eccomi in versione bagnante atipica, vestita di tutto punto, con sciarpa, parei vari e occhiali… dalla disperazione mi sono pure mangiata il labbro inferiore! Ho resistito due giorni… il terzo giorno avevo gli occhi da triglia che lacrimavano a secchiate; quindi impacchi con fette di patate tipo saldatore dell’Ilva e passeggiatine nei dintorni…
Prima giro ad Alberobello… conoscendomi quanto basta penso di premunirmi dal fresco con un vestito di jeans a manica lunga. Non si sa mai vista l’altitudine (ha ha haaaa! ben 428 metri sopra il livello del mare)…
Qualche goccina di pioggia e comincio ad avere un freddo boia… un desiderio spasmodico di maglietta della salute (sono vecchia dentro); mannaggia! mi tocca proprio comprare uno scialle… il problema è beccarne uno che non sia rosa orrore, celeste neonato, grigio depressione o beige cacarella! Sono o non sono un’ amante dei colori? Finalmente ne becco uno verde, ma verde che più verde non si può… fatto all’uncinetto e morbidone come gusta a me. Senza contare che la signora che li vende non è insistente (cosa rarissima ad Alberobello!), quindi mi è particolarmente simpatica!
Guardate questo scorcio… Alberobello è fantastica per i contrasti: il bianco dei trulli, il grigio scuro dei tetti (spesso dipinti con simboli) e il colore delle piante, quindi verde, fucsia, arancio!!!



Meraviglioso!!!
Ma Alberobello non è stato l’unico giro che abbiamo fatto… siamo stati alle grotte di Castellana, bellissime e suggestive (quasi proibito fare foto per una decisione del comune)…
La guida dopo una prima spiegazione scientifica ha cominciato a descriverci altari, Madonne con Bambinello, fontane, lupe… mentre io e le mie cognate ormai ebbre di stalattiti e stalagmiti, abbiamo iniziato a vedere ben altro che soggetti mistici (diciamo che i falli si sprecavano) ed abbiamo iniziato una forma di delirio in pieno stile gas esilarante!
Mina in questa foto, visto che le dico sempre di non mettersi le dita nel naso, pensa di scaccolare questo maialotto in cartapesta!
Vogliamo parlare di Ceglie Messapica? Magiaaaaaaaaaa! Credo di non essere mai stata in un posto così bello!
Anche qua le case bianchissime, ma decisamente più alte dei trulli; tante scalette che portavano agli ingressi di casa e delle volte al nulla…
la pavimentazione chiara e lucida che riflette la luce…
Le stradine strette e improvvisamente larghe,
gli scorci
le finestre, spesso aperte sul cielo
o ricche di dettagli
… il centro, più aperto e arioso

Guardate queste luminarie, non le ho viste accese, ma così non sono fantastiche? Sembrano un pizzo all’uncinetto!
E ora il mare… siamo stati un paio di volte sulla litoranea, in una spiaggia “vippissima” (blurph!) con tanto di “bagninoguard” all’ingresso che controlla se sei sulla lista (manco fosse lo Studio 54 a New York!!!) e poi a Castellaneta, in una spiaggia privata ma decisamente più alla mano, dove era possibile portare anche la frigo box (certo non per portare la pasta al forno!) o dove era possibile comprare delle magnifiche pucce appena sfornate: libidinosissime!
In spiaggia mi sono fissata con i venditori ambulanti, attrezzati in modo incredibile, kitschosissimi e supercolorati…

Guardate questo carretto fatto con delle vecchie biciclette… le ruote sono quasi quadrate eppure ne macina di km!

E questo? un vecchio stand riempito di secchielli, palette e gonfiabili, portato a spalla
E vogliamo parlare di questo? Due ruote e tubi innocenti! Dev’essere pesantissimo…
Non sono riuscita a fotografare tutto, ma ho visto le cose più incredibili e kitsch. Come un “santuarietto”, dove in passato dev’esserci stato un incidente, fatto con una scatola di cartone tipo pizza, con montagne di santini incollati e con il “vetro” in cellophane… terribilmente fantastico!
Speravo di ritrovare lo “statuaro” visto la scorsa estate, con le statue da giardino più kitsch che abbia visto fin ora, ma nada!
E ora probabilmente vi state chiedendo: sei stata in vacanza a Taranto, ma tu e Cico vi siete incontrate?
Risposta: certo! ma questa è
un’altra storia e ve la racconto
prossimamente!