martedì 23 dicembre 2014

I miei Auguri



Questi sono i miei Auguri per te che segui e apprezzi le mie idee e proposte:

Buon Natale e un 2015 all'insegna dell'Amore, del sorriso e delle cose belle.

Per gli Amici Creativi:

Buon Natale e che il prossimo anno sia smagliante a livello creativo e pieno di soddisfazione personale. Non smettiamo mai di sognare e di divulgare il verbo dell' handmade di qualità: le cose belle, fatte con Passione hanno una marcia in più. E' un messaggio a volte difficile da far capire, ma think pink: possiamo farcela!

A tutti L O V E sempre !!!!

giovedì 27 marzo 2014

Aprile dolce creare

In questo blog il detto "Aprile dolce dormire" non suona bene... molto più calzante invece "Chi dorme non piglia pesci", quindi belli svegli, attivi, pimpanti e con antennine ritte, perchè sto per parlarvi di una bella novità.

Cosa?

1° Festival della creatività femminile, presentato e organizzato da Sonia e Sara


Sonia e Sara presentano il 1° Festival della Creatività femminile


Dove?
Osteria Ai Scarponi, via Cesare Battisti 138 Padova

Quando?
Dal 5 aprile al 17 maggio 2014


Programma del Festival: tutti i bellissimi workshop e incontri da non perdere!

Il festival verrà aperto il 5 aprile da Gaia, la famosa Vendetta Uncinetta; se ancora non la conoscete vi consiglio di assaggiare il suo libro "Rinnova il tuo guardaroba". Io l'ho ricevuto a Natale ed è pieno di idee sfiziose, spiritose, fotografate benissimo, facili da realizzare anche dalle ragazzine (mia figlia, 10 anni, ha adocchiato un paio di progettini che faremo insieme).

Il secondo incontro con workshop, 17 aprile, lo terrò io: insieme creeremo una pochette facile facile e scopriremo come decorarla in modo sfizioso, allegro e colorato, con materiale di riciclo.

Giovedì 24 incontro con la mitica Sara, che vi insegnerà come trasformare un hobby in un lavoro.

Mercoledì 30 sarà la volta della pazzerella Nonna Cri, che vi porterà a muovere i primi passi nel mondo del crochet.

Eleonora, Made by Eleonora, la dolcezza fatta a persona, vi aspetterà il 17 maggio: con lei creerete bijoux con abiti dismessi.

Tutti gli incontri saranno a pagamento, comprensivo di una deliziosa merenda preparata da Sonia e il suo team.

Inutile dire che tutti i workshop saranno interessanti e coinvolgenti. Sono invitati anche i siorri, perchè la creatività femminile può allargare gli orizzonti di tutti e il piacere del saper fare non ha sesso... poi volete mettere a fare i corsi insieme, il momento di condivisione con la morosa o il piacere di farle una sorpresa con le proprie mani? 

Per info sui corsi, costi e prenotazioni scrivere a sara@nuvolositavariabile.com o telefonare a Sonia 049/ 8171285

Io vi aspetto, come sempre, vivaci, curiosi, attivi, pimpanti!

#piùcreativitàpertutti

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giovedì 13 marzo 2014

Che satisfaction sto refashion

Questa è la storia di un paio di pantaloni, arrivati dritti dritti da Roma, dalla mia adorata Sara, amica del corazón, alla quale dedico questo post.

Come li ho visti mi sono innamorata del modello particolare, con una specie di faldone sul davanti, che andava a creare una linea obliqua fino all'orlo di una delle due gambe. Il tessuto nero, leggermente elasticizzato e di media corposità (perfetto con una calzamaglia pesante in inverno e a gamba nuda in primavera e autunno)... insomma dei bellissimi pantaloni, di buona qualità e dalla linea molto interessante.

Ma?

Ma indossati ho realizzato che con la mia figura stavano malissimo! Sembravo caduta in un sacco o bagonghi al circo. Ho provato a rimediare cercando di stringere il fondo con una finta abbottonatura, ma niente da fare: ogni volta che li indossavo finivo col cambiarmi di corsa al grido: maaaaaaaaaaaaa perchèèèèèèèèèèèèè! 
Sono quindi rimasti un anno nell'armadio (quasi una stagionatura da parmigiano reggiano).

Nei giorni scorsi, riordinando un po', me li sono ritrovati per le mani e ho avuto l'illuminazione: 
refashion!

Non aspettatevi un tutorial (non sono un'amante del genere) ma gli appunti presi lungo il percorso di trasformazione ve li mostro più che volentieri.

Primo step:
cerco di farmi un'idea di cosa voglio ottenere


Schizzo: da pantalone a gonna a palloncino ricamata?

Secondo step:
comincio a scucire


Arma del delitto: forbicine e pazienza

Terzo step:
come proseguo? cosa cucio e come?


Sembra difficile... ma mai abbattersi!

Quarto step:
non ci credo! Sono quasi alla fine del lavoro: mi manca il fondo della gonna...


Due asolette per l'elastico, una cucitura e ci siamo!

e il quinto step:
il ricamo libero, andando dove mi porta il cuore.

Sesto step:
mi metto la gonna e esco!


Felice me ne vo, camminando per la città!

Sono veramente felice del risultato, e anche Sara che ha visto le foto in anteprima: il modello è particolare e comodissimo. Se devo muovermi in bicicletta, regolo l'ampiezza della gonna, allentando l'elastico sul fondo (ho recuperato sia l'elastico tubolare che il blocca elastico a scorrimento da un cappuccio consumato), o facendo salire leggermente la gonna. 

Il massimo della gratificazione l'ho avuto quando la commessa di un negozio d'abbigliamento di buon livello, mi ha fermato per farmi i complimenti per la gonna (grande soddisfazione nel dirle che era una mia creazione, nata dai pantaloni di un'amica). Ho gongolato non poco!

Decisamente contenta dell'esperimento, non vedo l'ora di provare con altri capi!

#chesatisfactionstorefashion
#loveùSaruz
#disegualmefainapippa


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venerdì 7 marzo 2014

100 di questi pomeriggi

Come preannunciato nel post precedente, mercoledì scorso sono stata all'Osteria Ai Scarponi, per il reading letterario e la presentazione delle donne creative partecipanti all'esposizione.

Un pomeriggio davvero speciale: ce ne vorrebbero almeno 100 così, ma all'anno!

Sonia e i suoi soci (i gestori dell'osteria), in collaborazione con l'associazione Il Carteggio, hanno presentato il piacevole incontro con la poesia "Saffo e le altre" interamente dedicato agli scritti poetici di sole donne, spaziando da Emily Dikinson a Anna Achmatova, senza dimenticare autrici italiane come Luciana Argentino.

Come sfondo scenografico le opere delle donne creative, con l'ottimo allestimento curato personalmente dalla bravissima Sonia che ha fatto veramente un gran lavoro!


Mostra Settimana della Donna Creativa -
Osteria Ai Scarponi via Cesare Battisti 138
Padova

L'afflusso è stato veramente notevole, come pure l'interesse per le opere esposte

Osteria Ai Scarponi  
Settimana della Donna Creativa

Da parte mia posso dire che è stato bello ascoltare la lettura appassionata delle poesie, un vero piacere conoscere e parlare con le altre creative, tra le quali anche la mamma della mitica Sara di Nuvolosità Variabile (come sempre buon sangue non mente).

Una selezione di creazioni Filo e Colori di Ila alla mostra Settimana della Donna Creativa

Se avete voglia di andare a vedere con i vostri occhi le opere, magari bevendo un buon bicchiere di vino e assaggiando le specialità locali proposte dall'osteria, trovate la mostra aperta fino al 9 marzo (anche se una dolce vocina, visto l'entusiasmo dimostrato, mi ha parlato di una bella proroga).

Vi lascio con questo piccolo articolo uscito sul Mattino di Padova


Il Mattino di Padova 4 marzo 2014

e con l'augurio di un ottimo we!

#100diquestipomeriggi

lunedì 3 marzo 2014

Invito a "Settimana della Donna Creativa

Settimana della Donna Creativa - Osteria Ai Scarponi (PD)

Sono sempre felice quando mi contattano per iniziative interessanti e volte a mettere in luce la creatività, sempre più spesso coltivata da donne appassionate. Appassionate come Sonia, cotitolare dell'Osteria Ai Scarponi (via Cesare Battisti 138 PD) e organizzatrice della mostra che si terrà, proprio nel suo locale, dal 3 al 9 marzo; un'occasione per celebrare la Festa della Donna in modo intelligente, dandogli un significato ancora più completo, in un momento di serena convivialità.

Cito le parole di Sonia, che trovo bellissime:
Perchè si sappia che le donne riescono ad interpretare le proprie emozioni e a dar forma ai propri talenti.
Emozioni e talenti: due forze che unite danno frutti interessantissimi.  

Credo che la creatività sia un potente mezzo di espressione che permette di esternare energie altrimenti compresse: personalmente se non avessi questa fortuna (grazia, dote... non so bene nemmeno io come definirla) e non sapessi fare con le mie mani, sarei una pazza furiosa da ricovero. E' una cosa di cui sono fermamente convinta e che affermo sempre; infatti al di là di un possibile (visti i tempi sperato ma non scontato) rendimento, sento la necessità costante di lavorare, studiare, creare, creare, creare. Una sorta di liberazione di energie che altrimenti scoppierebbero o sfocerebbero non so nemmeno io bene in cosa (ma preferisco non saperlo e continuare la via dell'espressione personale). 
Ritrovo la stessa esigenza in tante donne: amiche con le quali mi rapporto spesso e che capiscono, a loro volta, quello che sto cercando di dire a voi, in questo momento.

La mostra organizzata dall'Osteria Ai Scarponi mi sembra l'occasione perfetta per mettere in evidenza questo universo di cui sono felice di fare parte, pieno di sfaccettature, stili, caratteri differenti. Ognuna di noi porterà un po' di se stessa con le proprie creazioni, che spazieranno dal sandalo al gioiello, dal cappello all'agenda, dalla sedia alla ceramica e via dicendo.

Mercoledì 5 marzo, dalle 17 e 30 potrete ascoltare le poesie del gruppo Saffo e le altre, e incontrare le donne creative che espongono i loro manufatti; ovviamente ci sarò anche io: potrebbe essere una bella occasione per conoscerci personalmente, quindi segnatevi la data perchè vi aspetto!

cosa: mostra Donne Creative
dove: Osteria Ai Scarponi Via Cesare Battisti 138 Padova
quando: dal 3 al 9 marzo 2013. Incontro il giorno 5 marzo dalle 17 e 30

#donnecreative #festadelladonna

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martedì 25 febbraio 2014

Al primo raggio di sole

Quanto è piovuto negli ultimi tempi?
Credo di non aver mai visto un periodo così lungo di pioggia incessante.

Sono sempre assetata di sole e luce, necessito di calore e colore.

Ma finalmente ha fatto capolino il sole; ci siamo letteralmente fiondati sulle biciclette per una piacevole pedalata al parco San Giuliano, ad ammirare la laguna.

Briccole


Meraviglioso senso di pace e libertà.

#pedalando #primavera

lunedì 24 febbraio 2014

Mai senza cappello

Adoro cappelli e berretti.
In inverno non esco mai senza, pena dei mal di testa colossali; ma in ogni stagione hanno il loro perchè e una serie di comodità indiscutibili: i capelli sembrano sempre in ordine, la temuta ricrescita se ne sta pudicamente nascosta, gli occhi sono riparati dall'ombra della tesa e poi il tocco "ammappete" che conferiscono!

Con il freddo amo avere sciarpe e berretti abbinati, mentre per la primavera e l'estate ho una visione più free: ovviamente cerco di contestualizzarli al resto, ma senza regole esasperate.

Partendo dal recupero di ritagli di tessuto e dall'idea "più cappelli in uno" ho rielaborato il classico modello a cloche, cercando di renderlo versatile e trasformabile: riassumendo 1 disegno = tanti cappelli.


Filo e Colori di Ila  -  Cloche Primavera Estate shop 

Misterioso con la tesa abbassata.


Filo e Colori di Ila  -  Cloche Primavera Estate shop 

Retrò, con la tesa rialzata sul davanti come nei film muti


Filo e Colori di Ila  -  Cloche Primavera Estate shop 

Pop & glamour con piegatura dietro

Filo e Colori di Ila  -  Cloche Primavera Estate shop 

Chiccosissimo, con la tesa portata a 3/4

Filo e Colori di Ila  -  Cloche Primavera Estate shop

Versione parasole, con tesa leggermente più avvolgente e portata sciolta.

Filo e Colori di Ila  -  Cloche Primavera Estate shop

Nuovamente in versione chic.

Tutti i cappelli hanno una spilla tessile abbinata, anche questa realizzata con ritagli di tessuto di recupero.


Filo e Colori di Ila  -  Cloche Primavera Estate


Visto che amo il concetto di auto produzione e riciclo, cerco di fare da me (recuperando pezzi di lenzuolo) anche le etichette in tessuto


Filo e Colori di Ila  -  Cloche Primavera Estate

cucite all'interno dei cappelli.

Sono decisamente soddisfatta del risultato; incredibilmente con pochi centimetri di profondità in più della tesa, una piegatura differente e tessuti diversi, l'effetto cambia in modo radicale. La linea è semplice, si adatta ad ogni tipo di viso e ai look più svariati.

Nei giorni scorsi è arrivato un altro scatolone di preziosi tesori: ritagli di stoffa di tutti i tipi... potrò fare cappelli a go go!

#maisenzacappello


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venerdì 21 febbraio 2014

Spignatto muffin time

Non sono decisamente una cuoca provetta: la cucina mi appassiona ben poco, forse la considero più un dovere che un vero piacere (anche se poi quando si tratta di assaggiare non so resistere) ma ci sono due o tre cosette che non mi vengono affatto male.

Tra queste ci sono i muffin, destinati alla colazione e alle merende della tribù (vedi il post di ieri).

Ila muffin alla marmellata e cioccolata


Le merendine industriali sono state abolite senza se e senza ma e il tardo pomeriggio della domenica viene dedicato alla preparazione degli Ilamuffin, alla marmellata o alla cioccolata.


Occorrente per 24 succulenti muffin


Se avete deciso di provare a fare i vostri muffin accendete il forno a 180°, così sarà già caldo quando dovrete infornare.

Cominciate a mescolare acuratamente il latte, l'amido di mais e l'aceto (non abbiate timore ad usarlo: non si sente assolutamente) e lasciate a riposare.

Nel frattempo in un altra scodella mettete la farina, il lievito, la noce moscata (se preferite la cannella), il sale, il bicarbonato, la vanillina e la buccia grattugiata di un limone.
Versateci su il composto di latte e mescolate bene, poi aggiungete lo zucchero, mescolate ancora; ora versate l' olio, sempre mescolando fino a quando si sarà incorporato al resto e infine aggiungete la mezza ricottina. Dopo un' ulteriore girata il composto é pronto.

Rivestite le teglie da muffin con le apposite pirottine di carta e versate una cucchiaiata di composto in ognuna; finito il giro é la volta di un cucchiaino di marmellata (o cioccolata spalmabile) e di un' altra cucchiaiata di composto.

Ora potete infornare; nel mio forno ci vogliono circa una trentina di minuti e gli ultimi 5 li faccio attivando la ventilazione.

Mettete i vostri dolcetti a raffreddare su una gratella e poi chiudeteli in una scatola ermetica: se riuscirete a non farli fuori subito andrete avanti tutta la settimana con colazione e merenda scolastica assicurate.

Un consiglio: le cartelle sono spesso debordanti e i muffin se non sono chiusi in una scatolina, arrivano antipaticamente spiaccicati, con rammarico dei figli.

  #mammachefadasefapertre

Buon we!


giovedì 20 febbraio 2014

Piccoli rituali matutini

... o grandi fisse, a seconda dei punti di vista.

Il risveglio richiede metodo e tempi personalizzati.

Inizio con due sveglie, puntate a 10 minuti una dall'altra. Una sul comodino, che mi dice:- << rassegnati è ora di aprire gli occhi>>, e una in soggiorno, che con ruspante voce di gallinaceo maschio, mi grida: <<volente o nolente ti devi alzare, se non altro per spegnermi!>>.

A questo punto mi trascino in cucina e accendo la macchina del caffè.
Quello del caffè è un momento sacro, anche perchè è l'unico che posso bere nell'arco della giornata 


VereV  - tovaglietta da colazione (shop)


Preferibilmente non devo parlare con nessuno, devo avere la radio accesa, sedermi ad un determinato lato del tavolo (e se qualcuno malauguratamente prova a fregarmi il posto è obbligato spostarsi), 


ArtMika - tazza in porcellana (shop)

devo avere la mia tazza, sempre quella e della quale sono estremamente gelosa, piena fino all'orlo,


Isi marmellate e crostate (info)

mangiare qualche biscotto (pocciato nel caffè ovviamente) o un muffin (produzione Filo e Colori di Ila) alla marmellata.

Finito questo rituale o personale coccola matutina (e non c'è santo, se per un motivo X mi tocca uscire all'alba, la rispetto comunque, a costo di alzarmi che è ancora notte) posso iniziare la sveglia della figliolanza e infilarmi in bagno


SapoSapo - Non sono Candida (info)

dove trovo ad aspettarmi un bel sapone genuino, solido e piacevolissimo, rigorosamente fatto a mano da amica fidatissima.

Da questo momento posso iniziare la corsa o rincorsa: richiamare i figli e obbligarli ad alzarsi, preparare le spremute, ririchiamare i figli perchè si infilino in bagno, piegare un bucato, riririchiamare i figli perchè si spiccino a vestirsi, rendermi umanamente presentabile, ririririchiamare i figli perchè è sempre più tardi e ormai è ora di uscire, infilarmi le scarpe e il cappotto, ririririririchiam... 

Ok, penso di essermi spiegata.
E voi? Che riti o grandi fisse avete al mattino? 
Risveglio soft o partite subito in quarta?
Caffè o the?


mercoledì 19 febbraio 2014

Basta poco

A volte basta veramente poco per iniziare bene la giornata.

Anche un calzino puó dare delle belle soddisfazioni.

Nubi  sulla testa e ai piedi

Se poi dalla lavatrice escono calzini e calzettoni, tutti miracolosamente appaiati, si raggiungono momenti di estatica gloria (con la consapevolezza che al prossimo bucato non sarai altrettanto fortunata).

Meglio godersi il momento quindi,  possibilmente con gratitudine.

#Bastapoco

martedì 18 febbraio 2014

Bla, bla, bla

Bla, bla, bla...

Chi di noi non ha un parente o un' amicizia logorroica?
O spesso soffriamo noi stessi di diarrea verbale, più o meno consapevolmente.

Ci sono persone che pur di parlare, lo farebbero anche con il muro o nuotando sott'acqua.

E nelle sale d'attesa? Quanti discorsi si incrociano a volume sempre più alto; inutile provare a mettersi gli auricolari e cercare di sentire un po' di musica: a meno di non decidere di sparare il volume al massimo (e puntare dritto dritto alla sordità definitiva) le chiacchiere di una sala d'aspetto prevalgono sempre e comunque su qualsiasi altro suono, con conseguente, inevitabile, sfracellamento di bols.

Pochette Bla Bla Bla, riuso creativo di pantaloni e recupero di tirelle a pois
shop

"In principio era il verbo, e alla fine le chiacchiere".Stanislaw J. Lec, Pensieri spettinati

 “La gente vede, sente e parla. Purtroppo però vede male, sente poco e parla troppo.” Roberto Benigni

Pochette Bla Bla Bla, riuso creativo di pantaloni e recupero di tirelle a pois
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"Parlare dei propri mali è già una consolazione."
Alexandre Dumas (padre), Il conte di Montecristo
 "A parlare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina." (Giulio Andreotti)

Pochette Bla Bla Bla, riuso creativo di pantaloni e recupero di tirelle a pois
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"Amo molto parlare di niente. è l'unico argomento di cui so tutto" Oscar Wilde
 "I chiacchieroni sono i più discreti di tutti gli uomini: parlano, parlano e non dicono niente." César François Adolphe d'Houdetot, Dieci spine per un fiore


Pochette Bla Bla Bla, riuso creativo di pantaloni e recupero di tirelle a pois
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Al mondo c’è una cosa sola peggiore dell’essere oggetto di chiacchere: non essere oggetto di alcuna chiacchera. Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray
Se alle citazioni preferite un po' di musica: Bla, Bla, Bla, Cha Cha Cha




P.S. Sono una logorroica!


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lunedì 17 febbraio 2014

Serenamente assente

Ho appena realizzato che il mio ultimo post risale a novembre.
Se penso che anni fa scrivevo ogni giorno, divertendomi come una pazza, mi chiedo: cosa è cambiato da allora?
La prima risposta, bugiardissima, è NULLA!

Ma in realtà non è così. L'abitudine ai social network e alla loro immediatezza, ha sicuramente spostato l'attenzione mia e di moltissime altre persone, verso lidi virtuali differenti. Però è un vero peccato: il blog era la mia casetta virtuale dove tutti entravano, senza bisogno di registrarsi; uno spazio virtuale ma decisamente open, dove oltre a mostrarvi "cose", c'era un sacco di divertimento (direi puro, sano  e distensivo "svacco"), dove si chiacchierava di ogni cosa, anche non inerente alla creatività.

Un po' mi manca quel raccontarsi e quell'atmosfera giocosa, sarà possibile tornare a respirarla? Forse sì... forse no...

PERO' VALE LA PENA DI PROVARCI

Ho in mente un uso forse differente, una via di mezzo tra il microblog e il social; magari funzionerà questa idea. 


Disordinati appunti di una testa disordinata in un disordinato lunedì mattina di pseudo inverno


Intanto vi faccio un riassuntino dell'ultimo periodo.

Prima di Natale ho partecipato a qualche mostra mercato, spesso graziata da condizioni metereologiche favorevoli (a dispetto delle previsioni catastrofiche)


Allestimento Natale in Borgo Cavour TV

dove oltre ai bijoux, ho portato anche accessori e cappelli.

Ho riscoperto il piacere dell'uncinetto, tecnica che adoperavo agli esordi, per la creazione di berretti e cloche dal gusto vagamente retrò; mi sono immersa nel piacere di toccare filati, di comporli a mio piacimento per ottenere spessori e colori giusti. 


Per i miei cappelli solo filati cicciottelli (orgogliosamente only made in Italy)


Non mi sono dimenticata di recuperare il recuperabile. Da 'adorabili resti' sono nate pochette e borse.


Pochette in jeans, velluto da arredo e tartan (shop)


Nel frattempo mi sono dedicata alla figliolanza, in particolare al mio complicato adolescente, fastidiosamente "bullato" perchè non omologato e tendenzialmente incazzato col mondo intero (a volte pure con ragione). Magari sull'argomento bullismo uscirà uno dei miei post bollenti.

Ora mi sto proiettando verso la Primavera  e l' Estate, stagioni che amo e mi danno un senso di rinascita quasi celestiale; la mia amica Verena si è ritrovata con un mare di ritagli di tessuto interessanti, che a sua volta ha girato a me. 
Lo sapete: adoro lavorare con cose che finirebbero nella spazzatura. Ma a conti fatti chi potrebbe mai dire che questi cappelli sono fatti con avanzi di tessuto di sartoria?

Cappello parasole Radiant Orchid (shop)

Cappello cloche Amore misterioso (shop)


Questo è tutto o quasi; ho la memoria notoriamente cortissima e probabilmente ho tralasciato dettagli curiosi dei mesi trascorsi (ma poi che riassunto sarebbe se mi dilungassi?).

Per ora concludo. Mi chiedo se sarò in grado di portare avanti l'idea di blog che mi è venuta.
Se non ci riesco siete autorizzati al lancio di ortaggi in mia direzione (a questo punto però meglio se freschi, magari pure bio, che non si butta via niente!)