Sottotitolo: da cambiare.
E' da qualche mese che medito questo post, poi come sempre la marea di cose da fare, rallenta tutto, blog incluso.
La primavera scorsa io e un gruppo di amiche, abbiamo iniziato ad interrogarci su cosa potevamo iniziare a fare per avere meno impatto ambientale e forse economico, nelle nostre vite.
Il punto di partenza (ma il percorso è lungo e le abitudini da cambiare sono tante) è stato la pulizia della casa.
Adesso sicuramente vi si materializzeranno due tipi di immagine: uno è quello di una sorta di casalinghe disperate che parlano solo di pulizie, ordine e cucina...
la seconda di un gruppo hippy e fricchettonambientalista, con collane di fiori al collo, occhialini tondi e pantaloni a zampa di elefante; sicuramente io e le mie amiche preferiamo essere associate alla seconda immagine, anche se non ci corrisponde perfettamente!
Ognuna di noi si è approcciata alla cosa in modo differente... abbiamo sperimentato e testato alcune cose, scambiandoci poi risultati e idee.
Io sono di una pigrizia cosmica in cucina: non amo cucinare e quindi ho rinunciato immediatamente all'idea di autoprodurre il sapone.
Per anni ho comprato il detersivo alla mescita, per non mettere in circolo altre bottiglie di plastica; un giorno mi sono trovata con le bottiglie di detersivo vuote e visto che ero in un supermercato bio a comprare alcune cose, ho chiesto che me le riempissero: mi è stato risposto che non potevano... se volevo il loro detersivo dovevo prima comprare le loro bottiglie vuote; vista l'insensatezza della cosa ho rinunciato, ma alzando gli occhi ho visto sullo scaffale un sacchetto di noci del sapone.
Nulla di più ecologico direi... non subiscono processi lavorativi, se non l'essere raccolte da terra, quindi hanno pochissimo spreco di risorse sotto ogni punto di vista. Comincio la mia avventura eco, proprio con loro.
Dopo svariati esperimenti capisco come usarle: seguendo le istruzioni ovviamente, le sminuzzo nel loro sacchettino di tela, le metto nel bucato e le riciclo per tre lavaggi. Alla fine le elimino nell'umido.
Ottimo vero?
Però non mi soddisfano completamente: l'odore non è dei migliori, sanno vagamente di rancidino.
Risolvo aggiungendo olio essenziale di lavanda o arancio dolce nelle vaschette del detersivo e dell'ammorbidente.
A proposito di ammorbidente: le noci del sapone rendono già morbido il bucato e non c'è bisogno di usarlo.
Ma ancora non sono soddisfattissima: su alcune fibre chiare (tipo quelle delle mutande che non stressano, pizzicano, eccetera) a volte restano aloni bejolini; quindi dopo varie prove decido di usare le noci solo per bucato scuro e lenzuola.
Quindi PRO:
sono economiche, completamente naturali e ecologiche (non c'è dispendio di risorse ambientali e energetiche utili visto che non subiscono processi industriali). Non richiedono l'uso di ammorbidenti vari (pestiferi per la nostra pelle e a livello ambientale).
CONTRO:
non hanno un buon odore di base e su alcuni capi possono lasciare aloni.
Problema: come risolvo il bucato chiaro e delicato?
Mi armo di sapone di marsiglia (io compro Almacabio, panetto da 300gr) quello vero, non quello che si trova al supermercato o al discount (si presentano in modo amichevolmente bioretrò, ma sono veleno puro) e di grattugia: ad ogni bucato do una bella gratuggiata che butto direttamente nel cestello della lavatrice. Se il bucato è particolarmente schifezzoso, faccio un prelavaggio mettendo nella vaschetta apposita un po' di bicarbonato (la candeggina l'ho sempre odiata!). In questo caso, qualche volta nella vaschetta dell'ammorbidente metto un po' di aceto... ne basta pochissimo e va benissimo anche quello del discount o il primo prezzo.
PRO:
ha un'odore gradevole, è un prodotto tutto sommato sano e il risultato è buono. Profumo gradevole.
CONTRO:
per quanto poco, ma subisce sempre un processo industriale (quindi c'è un dispendio di energie); per i pigri dover usare l'olio di gomito per grattuggiare!
E i pavimenti? Sono andata a colpo sicuro: in un secchio di acqua molto calda, diluisco mezzo bicchiere di aceto, mezzo bicchiere di alcool rosa e 6 gocce di olio essenziale. Risultato ottimo... e mi è andata bene al primo colpo. Quindi al momento non cambio la formula!
Adesso viene il temuto momento dei piatti sporchi...
Come già detto, per me la cucina è vagamente una stanza optional. Non sono decisamente la regina dei fornelli e se non avessi obblighi familiari, probabilmente mangerei solo cose crude e veloci.
Ma i piatti s'hanno da fa! Quindi anche qua esperimenti...
Inizialmente ho provato con aceto e limone... la cosa traumatica è l'assenza di schiuma. L'abitudine di vederla nella vasca dei piatti ti fa pensare che sicuramente non stai lavando. Quindi all'inizio ti viene puntualmente di mettere uno zicchettino di detersivo chenonsisamai, nell'acqua... ma sempre meno, fino a non metterlo proprio più.
Anche qua esperimenti vari...
Per poi approdare alla soluzione definitiva: argilla ventilata (o verde) e bicarbonato.
Innanzitutto se cucino la pasta, il riso o lesso le patate, riciclo l'acqua di cottura, bollente e piena di amido sgrassante, butto dentro una spolverata di bicarbonato (se ho pezzi di limone avanzati, metto anche quelli che profumano ottimamente)... poi inumidisco la spugnetta e la poccio una volta nell'argilla, ancora una volta nel bicarbonato e lavo tutte le stoviglie come se usassi un comune detersivo in polvere.
Sono incredibilmente riuscita a lavare una teglia da paura, al primo colpo, con la sola argilla... con mooooooltaaaaaaaa satisfaction!
Per fornelli e lavandini vado di bicarbonato o aceto.
Sono tante le cose che si possono fare ancora: in casa ho ancora residui di detersivo che lascio nel caso il mio figlio maggiore decida di muovere il sederino (speranza piuttosto remota), ma da mesi sia io che mio marito abbiamo procediamo in modo alternativo.
Tra i cambi di abitudine che abbiamo messo in atto in casa c'è anche quello di riesumare il più possibile le biciclette e abituare i figli a muoversi in città così... di comprare la verdure e la frutta in zona, nell' azienda agricola di due ragazzi fantastici che hanno mollato le loro precedenti attività, per dedicarsi alla cura della terra, rispettando l'ambiente, la natura e i suoi tempi.
Ma è solo un inizio di percorso, che voglio continuare. Sono abitudini che con un minimo di sforzo si possono cambiare. Il motivo di questo post è che come è entrata la pulce nell'orecchio, a me e le mie amiche, leggendo in internet qualche notizia qua e là... magari posso aiutare qualcun altro a vedere le cose da un punto di vista più compatibile con l'ambiente in cui viviamo e che lasceremo ai nostri figli. Magari, nel mio piccolo, riesco a instillare in qualcun altro qualche domanda...
Questo è uno dei motivi per cui da alcuni mesi, non adopero la mia adoratissima resina... anche su questo ho fatto delle riflessioni, che prima o poi scriverò.
E con questo vi lascio con il mio saluto freak
PEACE
AND
LOVE
e alla prossima!